lunedì 27 aprile 2020

STEP #10: ''RICORDARE'' NEL CINEMA


Questa clip mostra Rose DeWitt Bukater, una dei protagonisti del film "Titanic", nell'intento di raccontare la sua esperienza su quella che veniva chiamata da lei "la nave dei sogni", per far ciò comincia dal ricordare ogni particolare di quell'esperienza vissuta.


mercoledì 22 aprile 2020

STEP #09: ''RICORDARE'' NELLE ARTI FIGURATIVE


'Guernica', Pablo Picasso, Giugno 1937, 
Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid.

STEP #08: ''RICORDARE'' NELLA TECNOLOGIA DEL PERIODO ANTICO

Il popolo Romano fu uno dei più più abili dell'antichità nella costruzione di grande opere architettoniche ed ingegneristiche come: ponti, acquedotti, terme e strade.
Delle tecniche di costruzione dei romani però ci resta ben poco, l'unica opera che è giunta fino ai giorni nostri è il trattato di Marco Vitruvio Pollione, il De Architectura. Questo perchè uno dei metodi che più usavano i romani per tramandare le tecniche di costruzione era quella orale. Il ricordo e la memoria infatti avevano una funzione importantissima in quanto ogni singolo dettaglio andava ricordato per poi essere tramandato alle generazioni future.

venerdì 17 aprile 2020

STEP #07: ''RICORDARE'' IN UN'OPERA POETICA

Ricordare qualcuno o qualcosa è sempre stato uno dei motivi portanti delle opere poetiche.
Un autore che incentrò molte sue composizioni sul ricordo è sicuramente Giacomo Leopardi, il quale ha una visione molto complessa del ricordo, soprattutto se questo viene correlato al piacere come si può notare in questo passo tratto dallo Zibaldone: “La rimembranza del piacere, si può paragonare alla speranza, e produce appresso a poco gli stessi effetti. Come la speranza, ella piace più del piacere; è assai più dolce il ricordarsi del bene (non mai provato, ma che in lontananza sembra di aver provato) che il goderne, come è più dolce lo sperarlo, perché in lontananza sembra di poterlo gustare. La lontananza giova egualmente all'uomo nell'una e nell'altra situazione; e si può conchiudere che il peggior tempo della vita è quello del piacere, o del godimento. ( Zibaldone 13 Maggio 1821.)”.
Una delle sue opere poetiche in cui è presente il tema del ricordo è “A Silvia”.
Troviamo qui di seguito il testo:


Silvia, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita mortale,
Quando beltà splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
E tu, lieta e pensosa, il limitare
Di gioventù salivi?

Sonavan le quiete
Stanze, e le vie dintorno,
Al tuo perpetuo canto,
Allor che all'opre femminili intenta
Sedevi, assai contenta
Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
Così menare il giorno.

Io gli studi leggiadri
Talor lasciando e le sudate carte,
Ove il tempo mio primo
E di me si spendea la miglior parte,
D'in su i veroni del paterno ostello
Porgea gli orecchi al suon della tua voce,
Ed alla man veloce
Che percorrea la faticosa tela.
Mirava il ciel sereno,
Le vie dorate e gli orti,
E quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
Quel ch'io sentiva in seno.

Che pensieri soavi,
Che speranze, che cori, o Silvia mia!
Quale allor ci apparia
La vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
Un affetto mi preme
Acerbo e sconsolato,
E tornami a doler di mia sventura.
O natura, o natura,
Perchè non rendi poi
Quel che prometti allor? perchè di tanto
Inganni i figli tuoi?

Tu pria che l'erbe inaridisse il verno,
Da chiuso morbo combattuta e vinta,
Perivi, o tenerella. E non vedevi
Il fior degli anni tuoi;
Non ti molceva il core
La dolce lode or delle negre chiome,
Or degli sguardi innamorati e schivi;
Nè teco le compagne ai dì festivi
Ragionavan d'amore

Anche peria fra poco
La speranza mia dolce: agli anni miei
Anche negaro i fati
La giovanezza. Ahi come,
Come passata sei,
Cara compagna dell'età mia nova,
Mia lacrimata speme!
Questo è quel mondo? questi
I diletti, l'amor, l'opre, gli eventi
Onde cotanto ragionammo insieme?
Questa la sorte dell'umane genti?
All'apparir del vero
Tu, misera, cadesti: e con la mano
La fredda morte ed una tomba ignuda
Mostravi di lontano.

STEP #06: ''RICORDARE'' NELLA LETTERATURA


“Sono diventato la persona che sono oggi all’età di dodici anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato. È stato tanto tempo fa. Ma non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente. Sono ventisei anni che sbircio di nascosto in quel vicolo deserto. Oggi me ne rendo conto.”

Inizia così il romanzo Khaled Hosseini "Il cacciatore di aquiloni", una storia d’amicizia raccontata attraverso lo scenario di trent’anni di storia afgana.

STEP #05: "RICORDARE" NELLA PUBBLICITÀ

Negli ultimi anni uno dei temi principali in molti spot pubblicitari è il ricordo del passato, e la rievocazione di ciò che è stato. Molte aziende, infatti, hanno fatto leva sulla nostalgia per le loro campagne pubblicitarie. Questo perché per molte persone il passato è un luogo più sicuro di un futuro incerto; quindi in un mondo in continua evoluzione, in cui il progresso tecnologico ne fa da padrone, mostrare che ciò che eravamo non lo abbiamo scordato ma anzi continua a far parte di noi è sicuramente un messaggio positivo che le aziende vogliono mandare.

Alcuni brand che hanno voluto puntare su questo tipo di pubblicità sono Microsoft e Ford come si può evincere dai due spot qui sotto:



Fonti:

STEP #04: ''RICORDARE'' NELLA MITOLOGIA

Mnemoside (  in greco antico: Μνημοσύνη ) è figlia di Urano (il cielo) e di Gea (la terra) sorella di Crono e di Rea.

Amata da Zeus, che aveva assunto l’aspetto di un pastore, ebbe da lui nove figlie, le 9 Muse. A questa titanide fu attribuita la personificazione della memoria e il potere di ricordare, e giustamente Mnemosine venne considerata madre delle muse poiché grazie alla memoria gli uomini hanno potuto progredire nell’arte e nel sapere.

Secondo lo scrittore Pausania invece le figlie di Mnemosine erano tre. Mnemosine fu la prima, secondo il mito, a scoprire il potere della memoria, e per questo fu lei a dare nomi alle cose. Ella aveva anche il potere di far ricordare tutto a coloro che avessero dimenticato il loro passato. In Grecia, in ricordo della dea, si trovavano due fontane: Lete, (la dimenticanza) che faceva scordare il passato, e Mnemosine, per ricordare quello che nell’aldilà si sarebbe visto.

 

Bibliografia:

-“Dizionario di Mitologia e dell’antichità classica” di M.Gyslon e R.Palazzi.

- https://www.sullacrestadellonda.it/mitologia/mnemosine.htm

 

 

 



STEP #01: DEFINIZIONE ED ETIMOLOGIA

Ricordare v. tr. DEFINIZIONE (dal dizionario online Treccani  http://www.treccani.it/vocabolario/ricordare ) :  1.  Richiamare alla...